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Tramutando in Legge l’Atto di Sicurezza Nazionale il presidente americano Harry S. Truman dà vita alla CIA, Central Intelligence Agency, l’Agenzia di spionaggio per l’estero degli Stati Uniti, destinata a diventare il più potente e discusso apparato segreto del mondo.

Le sedi principali della CIA si trovano a Langlev in Virginia ed a Washington. La CIA sorse dalle ceneri dell’OSS, Office of Strategic Services, attivo durante la Seconda Guerra Mondiale. L’OSS era stato sciolto nel 1945, due anni prima della creazione della CIA, ma già allora il suo ideatore, William Donovan (soprannominato Wild Bill) aveva chiesto al predecessore di Truman, il presidente Franklin Delano Roosvelt, di trasformare l’organizzazione in una nuova agenzia posta sotto la diretta giurisdizione della Casa Bianca.
L’idea di Donovan fu però fortemente avversata dal Pentagono, dal Dipartimento di Stato e dall’FBI.



Fu quindi il successivo presidente degli Stati Uniti, Truman, nel 1947, a vincere tutte queste resistenze (principalmente quella dei militari) e a dar vita alla nuova agenzia, che nel 1949, con un’ulteriore legge (Central Intelligence Agency Act, conosciuto anche come “Public Law 110”) ottenne un mandato operativo che la sottraeva praticamente alla maggior parte dei controlli statali: in base a tale atto gli agenti della CIA potevano trarre risorse dal fisco segreto senza sottostare alla maggior parte dei vincoli per l’uso di fondi federali. La CIA era anche esentata dal rivelare la propria organizzazione, le funzioni dei suoi uomini, le cariche, i salari, il numero ed i nomi del personale impiegato.



Erano gli anni della Guerra Fredda, della battaglia sotterranea di spie e contro spie combattuta in tutto il mondo dagli opposti servizi segreti dell’America (CIA) e dell’Urss (KGB). E questo sembrò allora giustificare la grande e spregiudicata autonomia conferita alla CIA, che nel frattempo crebbe enormemente, dotandosi anche di un vasto apparato militare segreto.

Pochi, nel governo e nell’entourage della stessa Casa Bianca, controllavano da vicino le attività della CIA e ne erano tenuti al corrente.



La classe politica e l’opinione pubblica americana cominciarono a preoccuparsi di questa grande autonomia della CIA, quasi totalmente sottratta a qualsiasi controllo democratico, solo all’inizio degli Anni Settanta quando venne provato il coinvolgimento di agenti della CIA nel famoso scandalo Watergate, un caso di spionaggio politico ai danni del Partito Democratico ed in favore del presidente repubblicano Richard Nixon, che fu costretto per questo alle dimissioni.



Il clamore di quella rivelazione portò ad un’inchiesta interna sui “peccati” passati della CIA (dalla Baia dei Porci a vari tentativi di assassinare leaders politici stranieri, ed altre illegali operazioni di spionaggio interno). La stessa CIA cercò di trattenere al suo interno i risultati dell’inchiesta, finchè una fuga di notizie pubblicate dal New York Times non ne rivelò i fatti salienti: ovvero il coinvolgimento dell’Agenzia in vari assassinii politici e l’esistenza di circa settemila dossier illegali su cittadini americani appartenenti per lo più a movimenti pacifisti.

Questi fatti, che la CIA non potè smentire, indussero quindi il Congresso Americano a svolgere una sua investigazione indipendente, nel 1974, che di fatto bloccò un’operazione segreta già pianificata in Angola, e portò alla proibizione di assassinare leader stranieri, ed al rafforzamento del divieto di spionaggi interno, che per altro era già espressamente vietato fin dalla fondazione dell’Agenzia.

Un altro “peccato” storico addebitato alla CIA è stato il disinvolto reclutamento di ex ufficiali nazisti, anche in questo caso dovuto alle logiche della guerra fredda con l’Urss ed i paesi del blocco comunista. La CIA, nell’immediato dopoguerra, si assicurò infatti i servigi del generale Reinhard Gehlen (che pare fosse stato comunque coinvolto nella fallita operazione Walkiria con la quale alcuni ufficiali della Wehermacht tentarono di assassinare Hitler) e della sua rete di oltre 400 spie infiltrate nei paesi dell’Est ed in Russia dal regime nazista fin dai tempi dell’uiltima guerra.


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