Spy Blog News

Da ieri quella fra Nokia e Microsoft non è solo una santa alleanza sancita in nome di un business comune. Con l’uscita dei nuovi Lumia 800 e 710, il patto d’acciaio fra il primo produttore di telefonini al mondo e la più grande software-house del mondo insieme ad IBM ci mostra anche qualcosa di tangibile. Due telefonini, pardon, due smartphone che dovrebbero essere attrezzati a dovere per competere con Apple e Android nella parte nobile del mercato. Il condizionale è d’obbligo, e non solo perché l’ultima parola spetta come al solito agli utenti, coloro che poi dovranno mettere mano al portafogli.



L’impressione – a guardare i primi due Windows Phone marchiati Nokia - è che almeno per il momento si sia badato al sodo, dando innanzitutto una risposta al mercato che da mesi chiedeva al colosso finlandese di battere un colpo. Ebbene, il colpo è arrivato, ma non fa rumore.

Intendiamoci, i due nuovi Lumia 800 e 710 sono due smartphone piacevoli dal punto di vista estetico, veloci, fluidi nell’interfaccia e ricchi di risorse (chi altri può vantare un’integrazione così profonda con il mondo Office, un navigatore integrato come Nokia Drive e una piattaforma di gaming come Xbox?). Ma sono abbastanza “desiderabili” per portare l’accoppiata Nokia-Microsoft a ridosso dei dominatori del mercato Apple-Android?

Se lo chiede, fra gli altri, Larry Dignan dalle pagine di ZDNet che mostra qualche perplessità sulle possibilità che i due nuovi Nokia possano essere diventare ciò che in gergo viene definito must have. Il rischio, per intenderci, è che i due terminali passino un po’ come quelle donne con cui chiacchieri volentieri ma di cui non ti innamorerai mai.

Si dirà che Nokia, al contrario di Apple, non è obbligata a sfoderare di continuo oggetti attraenti. La sua, in fondo, è una storia fatta di sostanza più che di gadget pirotecnici. Vero. Ma è anche vero che la casa finlandese deve ritrovare un’identità che in questi ultimi anni è andata un po’ perdendosi e i due nuovi Lumia restano un po’ nel mezzo: nel design (per molti il nuovo Lumia 800 è un N9 rivisitato), nelle personalizzazioni (in fondo l’interfaccia è praticamente la stessa degli altri Windows Phone) e nel prezzo (né troppo cari né economici).

Personalmente credo che il terminale della verità verrà fuori fra qualche tempo. Del resto anche Stephen Elop, Ceo di Nokia, lo ha detto in tempi non sospetti: quello fra Nokia e Windows Phone sarà un matrimonio che si consumerà in modo graduale, con una fase di transizione che durerà almeno due anni.

La speranza è che non occorra davvero aspettare tanto per vedere qualcosa di più innovativo. Gli ingredienti per far bene, in fondo, ci sono tutti: c’è un sistema operativo potente, personale e funzionale come Windows Phone, c’è una società che i cellulari li fa di mestiere da 20 anni e c’è un mercato che continua ad avere fame di smartphone.