Spy Blog News

Articoli, Commenti & Recensioni
Cerca nel Blog
Facebook Places: ogni luogo racconterà la sua storia
Pubblicato da Federico Guerrini in Facebook • 19/08/2010

Se ne rumoreggiava da alcuni mesi, da quando nelle normativa sulla privacy di Facebook era apparso un riferimento alle “informazioni di localizzazione”. Con l’annuncio di ieri, Places, il nuovo servizio di geolocalizzazione di Facebook, è diventato realtà. È stato lo stesso fondatore del network, durante la conferenza di presentazione, a prendere la parola e spiegare le linee base del servizio. “Il prodotto avrà tre funzioni principali – ha raccontato – permettere agli utenti di condividere la loro posizione geografica con gli amici, sapere dove si trovano questi ultimi, e scoprire nuovi luoghi”.



Usando un telefonino dotato di Gps e visitando il sito touch.facebook.com oppure grazie ad un’applicazione ad hoc - per il momento è stata lanciata solo quella per iPhone, ma sono in arrivo anche le versioni per Blackberry e Android – gli iscritti potranno effettuare il check-in in una delle svariate attività commerciali presenti nel database Localeze, oppure creare essi stessi una nuova collocazione che andrà ad aggiungersi a quelle già catalogate. L’applicazione per iPhone dispone di una scheda (denominata “Here Now”) che consente di sapere a colpo d’occhio quali persone si trovano, mettiamo nello stesso centro commerciali, favorendo così incontri estemporanei.

Facebook sembra invece per ora avere rinunciato a includere in Places altre funzioni interessanti, tipiche di altri servizi di geolocalizzazione come Foursquare o Gowalla: l’aspetto ludico nel caso del primo, che fa guadagnare punti per ogni check-in effettuato in un certo ristorante o bar e assegna il titolo di “sindaco” a chi accumula più crediti, o la possibilità di creare itinerari personalizzati unendo vari check-in, nel caso del secondo.

Secondo quanto dichiarato da Zuckerberg, Facebook non intende comunque impedire ai concorrenti l’utilizzo della propria piattaforma, anzi la strada scelta sembra essere quella della cooperazione, tanto che sia il fondatore di Gowalla che il vicepresidente di Foursquare erano presenti alla conferenza. Di certo, il peso di un colosso come Facebook può contribuire a sdoganare definitivamente il settore dei servizi commerciali legati alla geolocalizzazione, il cui volume di affari è ancora relativamente modesto ma dal potenziale in crescita, solo negli Usa stimato in decine di miliardi di dollari.

Dato che rivelare la propria posizione geografica è un’operazione non priva di rischi (significa anche rivelare dove “non” ci si trova, come ben sanno i ladri che ne approfittano per visitare le dimore incustodite), bisognerà però capire come il grande pubblico digerirà l’innovazione. Questa volta, però, Facebook sembra avere preso la questione della riservatezza piuttosto sul serio. Si potrà controllare il grado di diffusione delle informazioni sulla propria posizione geografica che appariranno nella pagine del profilo. L’opzione dei default è stata impostata su “Solo amici”, e si può scegliere di far accedere ai dati di Places solo persone specifiche, escludendone altre.

Gli utenti potranno “taggare” i propri contatti, segnalando la loro presenza in un dato luogo, ma soltanto se costoro avranno concesso l’assenso e solo se anch’essi effettueranno il check-in nello stesso posto; questo per evitare false segnalazioni, pensate magari per mettere degli amici in una situazione imbarazzante.

Rimane un dubbio, che non riguarda solo Places, ma i servizi di geolocalizzazione in generale: servono davvero? Un celebre blogger di cose internettiane, Massimo Mantellini, ha scritto di recente un post intitolato “Foursquare è una schiocchezza”, in cui si sosteneva, in sintesi, che il fenomeno dei location-based-service fosse un grande bluff, utile soprattutto ai consulenti di marketing e ai giornalisti per mettere carne al fuoco. Chris Cox, vicepresidente prodotto per Places, ha ipotizzato un uso diverso: Places servirebbe per “agganciare le storie di Facebook a una location fisica”. Il che significa per esempio, che fra dieci anni, per usare ancora le parole di Cox, “quando un utente camminerà su una spiaggia il telefonino comincerà a vibrare e riceverà un messaggio che lo informerà che è in quel posto che i suoi genitori si sono dati il primo bacio”. Un po’ poetico. E un po inquietante.


Oltre 300 Cellulari su Shopping Service


Per la pubblicazione di Articoli e Recensioni nell'Area Spy Operator Blog News inviare tutto a : spynews@spyoperator.com



Nessun commento





Inserire il codice visualizzaato nell'immagine:






Per la pubblicazione GRATUITA di Articoli e Recensioni nell'Area Spy Operator Blog News contatta la Redazione di Spy Blog News

Se vuoi pubblicizzare il tuo sito e/o la tua attività su queste pagine con un tuo banner o logo contatta il nostro Staff WebMaster

EGI Security - Electronic Intelligence



Electronic Intelligence - EGI Security

S.I.S. - Security Intelligence  Services

Spazio Pubblicitario

Spy Operator - Electronic Intelligence

A.M. Tecnosystem

1 Channel

EGI Security on Facebook

EGI Security on Twitter

Instagram
Spy Operator Blog News - Articoli, Recensioni & Commenti - Tecnologie d'Investigazione - Spionaggio - Controspionaggio - ELINT - Electronic Intelligence