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“I tuoi figli sono online. Stai attento”. Con questo slogan un po’ terroristico ma di indubbia efficacia, Symantec vuole ricordare ai genitori che Internet non è solo il luogo della conoscenza universale ma anche quello delle “relazioni pericolose”. Le cifre parlano chiaro: solo in Italia il 58 % dei ragazzi ha avuto esperienze negative in Rete. Di queste, ben 1186 (dati Polizia Postale) sono sfociate nel 2009 in denunce per reati connessi alla pedofilia online.

Se una buona educazione informatica resta sempre il primo caposaldo per mettere in guardia i più giovani dai rischi legati alla navigazione online (primo fra tutti il furto di identità), le cosiddette soluzioni di Parental Control possono rappresentare il complemento a una buona attività di prevenzione.

Vuole esserne un esempio Norton Online Family, il servizio gratuito di Symantec che si rivolge proprio a tutti quei genitori che vorrebbero avere un occhio sempre aperto sulle attività in Rete dei propri figli. Non si tratta del solito programmino che blocca alla nascita i siti pericolosi ma di qualcosa di più proattivo che punta a sviluppare una strategia condivisa in tutta la famiglia per la sicurezza online. Lasciando ai genitori la facoltà di fissare alcune regole (comprese le escursioni dei ragazzi sui social network), e ai figli la possibilità di interagire con i grandi in qualsiasi momento.

Norton Online Family si attiva entrando nell’apposita pagine Web e creando un account online (se non lo si possiede già). Le impostazioni possono essere regolate in base all’età dei ragazzi ed è possibile ricevere report delle attività online in ordine cronologico, con le miniature dei siti visitati. Il carattere completamente web-based della soluzione permette di monitorare il tutto (e di modificare le impostazioni) da qualsiasi luogo abbia un accesso a Internet, con la possibilità di ricevere riassunti via e-mail sulle attività selezionate.

Ma in cosa consistono più precisamente le restrizioni che possono essere applicate attraverso Norton Online Family? Oltre al blocco dei siti (o delle categorie di siti) più a rischio, si possono impostare limiti al tempo di utilizzo (giornaliero o settimanale), filtri sulle attività di social networking (per sapere ad esempio quali sono le informazioni critiche - come nome, età e immagine del profilo - che possono essere fornite a terzi), sulle chat (ricevere informazioni sui partecipanti alle chat e sui contenuti delle conversazioni) e sulle ricerche effettuate su Google, Youtube e Wikipedia.

Come detto, attraverso Norton Online Family, i ragazzi possono interagire con i genitori inviando messaggi attraverso una chat dedicata. Un modo per comunicare in tempo reale, e magari per chiedere qualche strappo alla regola.




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