Spy Blog News

Articoli, Commenti & Recensioni
Cerca nel Blog
Gli 007 americani sono obsoleti?
Pubblicato da Giornalettismo in Spionaggio • 25/11/2011

Hezbollah smantella le reti di spionaggio statunitensi in Libano, dimostrandone l’inferiorità tecnologica

Beirut è da sempre la capitale mediorientale delle spie. In nessuna parte del Medioriente e forse del mondo è possibile trovare all’opera e concentrati in pochi chilometri quadrati i più attivi servizi di spionaggio del mondo, com’è ormai un’antica consuetudine per la capitale libanese. I servizi dell’Est e dell’Ovest, quelli di Gerusalemme come quelli degli stati arabi, giocano da decenni a rimpiattino in un paese, il Libano, tradizionalmente aperto ai flussi turistici e incapace di contrastare gli intrighi di potenze e paesi che potevano mettere in campo risorse e tecnologie sconosciute ai governi che si sono succeduti al potere.

AZIONE HEZBOLLAH - Negli ultimi anni però lo scenario è cambiato, complice l’evoluzione della tecnica e la decisione politica di Hezbollah di costituire un efficiente servizio di spionaggio. Inizialmente mirata alle spie israeliane, l’iniziativa di questo servizio si è rivelata quanto mai efficace, tanto che ha portato alla scoperta di un centinaio di agenti al soldo dell’ostile vicino. Più di recente Hezbollah è riuscita nell’intento d’individuare e smantellare una rete di spie americane in Libano, circostanza che Washington ha negato ufficialmente, ma che poi ha confermato tramite le confidenze “non autorizzate” di diversi ufficiali ai media. Identica sorte per una simile rete di spie in Iran, la scoperta della quale è stata annunciata pochi giorni dopo dai servizi di Teheran, altro brutto colpo per l’immagine della CIA appena passata al comando del generale Petraeus.



LE TECNICHE - La tecnica di Hezbollah, poi condivisa con i colleghi iraniani, è un mix di vecchio e nuovo che integra i tradizionali pedinamenti e tentativi di spionaggio con l’analisi del traffico telefonico. Analizzando il traffico con software commerciali che ricercano e sottolineano anomalie, come nel caso di numerazioni usate per rare telefonate agli stessi numeri, il controspionaggio libanese è riuscito ad individuare alcuni agenti, controllando i quali con le tecniche più tradizionali è poi stato in grado d’individuare e scoprire intere reti di spionaggio. Uno scacco per Langley, ma soprattutto un problema per gli Stati Uniti, che come nel caso Manning/Wikileaks hanno potuto toccare con mano come ogni vantaggio portato dalla superiorità tecnologica sia suscettibile di rivelarsi un boomerang se utilizzato come cavallo di Troia da entità o persone ostili dotate di una elementare preparazione tecnica o (come nel caso di Hezbollah) di software e hardware di facile reperimento. Ora gli Stati Uniti hanno diversi problemi, da quelli posti dalla distruzione delle due reti di spionaggio che dovranno essere ricostruite, a quello di natura più generale che riguarda la necessità d’immaginare e mettere in pratica modalità operative diverse, che offrano reale protezione ai prossimi arruolati.

NUOVE GARANZIE - Il mestiere della spia è sempre stato rischioso, ancora di più quando la spia opera al soldo dello straniero e ancora di più in aree come il Medioriente, dove da decenni le spie spariscono spesso nel nulla e nel silenzio. Ma è chiaro che a fronte di fallimenti così evidenti gli Stati Uniti (come Israele e gli altri paesi all’opera) dovranno offrire nuove garanzie ai potenziali arruolabili tra i locali nei paesi più sensibili, perché oggi quello che prima era il rischio di essere scoperti si è trasformato nella quasi certezza di essere prima o poi individuati e colpiti. Una missione difficile per Petraeus, che proviene dall’esercito e forse è poco abituato a questo genere di battaglie sotterranee, anche se proprio i militari sono i primi a poter apprezzare il valore delle informazioni raccolte dall’intelligence e il pericolo rappresentato dal controspionaggio o da operazioni d’infiltrazione del nemico, che anche di recente in Afghanistan hanno portato a clamorosi attacchi “dal di dentro” alla forza multinazionale che occupa il paese. Una missione peraltro necessaria e vitale, perché non bastano i superpoteri dei satelliti o la capacità di controllare le comunicazioni elettroniche per spiare con profitto un governo o un regime, occorrono anche e soprattutto persone sul terreno che osservino con i loro occhi, mentre cercano e raccolgono informazioni in maniera tradizionale, un lavoro che non è possibile automatizzare e che a oggi è ancora indispensabile e per nulla obsoleto.

BISOGNO DI NUOVE TECNOLOGIE - Veloce obsolescenza e inaffidabilità sono invece i problemi principali introdotti dall’applicazione delle nuove tecnologie in uno dei mestieri più antichi del mondo, perché i sottili fili che raccordano le comunicazioni digitali sono tracce che è sempre possibile percorrere nei due sensi e a distanza di tempo, fino a compromettere anche il migliore o il più insospettabile tra gli informatori e gli spioni. Non sarà facile per gli Stati Uniti ricostituire il capitale umano perso nelle due operazioni, ma ancora più difficile diventa per tutti riuscire ad immaginare procedure e modalità che permettano alle spie di operare in relativa sicurezza in un mondo nel quale è sempre più difficile muoversi senza lasciare tracce digitali a disposizione dei segugi avversari. I tempi nei quali potevano essere condotte a termine operazioni clamorose senza lasciare tracce è ormai finito, come dimostrano casi del genere e altri ancor più clamorosi, quali l’individuazione di commando di killer israeliani a Dubai. Anche le spie devono pagare il pedaggio alla modernità e rinunciare alla speranza di essere invisibili in un mondo nel quale chiunque è continuamente tracciato quando comunica o ripreso da telecamere quando si sposta, ma la spia del futuro deve ancora nascere.

Nessun commento





Inserire il codice visualizzaato nell'immagine:






Per la pubblicazione GRATUITA di Articoli e Recensioni nell'Area Spy Operator Blog News contatta la Redazione di Spy Blog News

Se vuoi pubblicizzare il tuo sito e/o la tua attività su queste pagine con un tuo banner o logo contatta il nostro Staff WebMaster

EGI Security - Electronic Intelligence



Electronic Intelligence - EGI Security

S.I.S. - Security Intelligence  Services

Spazio Pubblicitario

Spy Operator - Electronic Intelligence

A.M. Tecnosystem

1 Channel

EGI Security on Facebook

EGI Security on Twitter

Instagram
Spy Operator Blog News - Articoli, Recensioni & Commenti - Tecnologie d'Investigazione - Spionaggio - Controspionaggio - ELINT - Electronic Intelligence